Dichiaro innanzitutto di raccontare questa mia esperienza sessuale perché la ritengo non vittima di qualcosa, ma al contrario ne ho tratto beneficio da essa. Sono io Lucia, la nipote sottomessa come da titolo del mio racconto. Il titolo descrive quello che è stato il mio primo rapporto di intimità, vero e inaspettato.
Ho attualmente 23 anni, e questo episodio che sto per raccontarvi risale a circa 4 anni fa, ne avevo quasi 19. Non sono mai stata fidanzata seriamente, cioè mai stata a letto con altri, eccetto con quel zio che ho tutt’ora nella mia mente.
Abito vicino Cremona, e fin da piccola ho sempre avuto la fortuna di godermi un bel rapporto di fratellanza con mio zio Giampaolo, fratello di mia madre. Forse anche perché ha solo 5 anni in più di me e quindi ci possiamo considerare coetanei.
Siamo cresciuti insieme, fortuna è stato il fatto che abitavamo, vicini di casa, tutti in famiglia nella stessa zona del paese.
Ebbe tutto inizio un giorno di primavera, era il mese di Maggio, il 10 di preciso. Erano le 18 quando decisi di andare a trovare mia nonna, lui viveva con i genitori. Quel giorno nonna, e mio nonno, non c’erano.
Trovai solo Giampaolo, che aprì la porta e mi fece entrare normalmente, come di solito si usava fare.
Entro e mi siedo, iniziamo a parlare di cose futili e scherziamo, il nostro rapporto era come due amici, due grandi amici. Lui in quel momento stava sistemando alcune cose nella stanza, tant’è che per farsi aiutare mi chiede supporto. Succede una cosa strana, ma ora godo solo a pensarci, che mentre vado in bagno, mi spia.
Me ne accorsi perché sentì e avvertì il suo fiato, proprio da persone eccitate, identico a quando una persona sale le scale di fretta. Il mio dubbio divenne poi certezza quando uscì dal bagno e trovai lui che rimase piegato e imbalsamato.
Gli dico zio ma che fai, mi hai spiato? Lui quasi esasperato mi chiede in primis di non dire nulla a nessuno, ed io dissi ma certo non ti preoccupare zio, e poi iniziò subito dopo a palpeggiarmi il seno, le cosce e poi figa e culo insieme con entrambe le mani.
Si avvicina a me, mi prende e mi spinge tra il muro e la porta della stanza da letto sua, dove si trovava in precedenza, e poi mi dice ora te lo metto perché tu mi fai proprio arrapare e sono notti che mi masturbo su di te, ti sei fatta troppo bona e ti devo sverginare. Sapeva che lo ero ancora, perché appunto si sapevano i fatti di famiglia e lui per me rappresentava più di un semplice zio.
Io non riuscì ad oppormi per svariati motivi, sia perché ero presa da come mi toccava e non avendo esperienza non sapevo cosa mi potesse succedere, e per giunta pensavo, ma è mio zio e gli voglio un gran bene, mica posso cacciarlo o rifiutarlo.
Accetto e mi lascio prendere, ma lui continua a prendermi con la forza e la sua eccitazione lo dimostrava, aveva, ricordo bene, la bava dalla bocca e gli occhi di fuoco.
Finimmo sul lettino nella sua stanza, inizia a spogliarmi e mentre lo fa mi lecca tutto lentamente, dal collo alle braccia, poi le ascelle e le tette, mi tocca ovunque lentamente ma in maniera decisa ed io lo ricambio toccandogli il sedere stringendolo quasi a dire ficcamelo dentro. Ci baciamo con passione come se fossimo due ragazzi innamorati, come una coppia, con la lingua, io mi bagno e inizio ad avvertire cose inaudite che non pensavo mai di provare o che esistessero.
Ero bagnata, e lui peggio di me, ci rotoliamo sul letto, mi prende le mani e mi lega quasi, stringendomi e incrociandomi con quelle sue, poi ad un tratto si abbassa i pantaloni e caccia fuori il suo cazzo, era molto bello, duro e grande, ero presa. Mi abbassa le mutandine e si abbassa leccandomela, era talmente bagnata che dovette succhiarmela e asciugarmela. Lo fece, benissimo e in poco tempo.
Mi chiede di mettermi al contrario, e su di lui, per fare il 69. Io non sapendo di cosa si trattasse gli chiesi, lui mi disse tu dai retta a me, girati e ti seguo man mano io.
Mi giro, e mi trovo il suo cazzo davanti a me, aveva una punta rossa molto larga ed era pieno di vene, poco peloso, dettagli.
Mi lecca la figa e con le mani mi porta ad abbassarmi, io capendo e soprattutto presa a quel punto almeno quanto lui, gli inizio a prendere il suo pene in bocca. Mentre lo succhio, lo lecco e faccio su e giù con le mani, prima piano e poi prendendoci gusto lo inizio a fare sempre più veloce e forte. Lo leccai talmente tanto, che ci presi gusto. Sembrava un gelato.
Lui ad un tratto mi ferma e mi dice girati che ti devo scopare, io mi giro e apro velocemente le gambe, si avvicina e mi infila il cazzo nella figa, prima con la capocchia e poi sempre di più, fino ad urlare di dolore, e di piacere! Ci mise qualche minuto, qualche dettaglio ora l’ho perso perché era un momento per me, particolarmente delicato ed importante.
Mi pulisce il tutto e si prende cura di me, il dolore tuttavia ricordo che durò non più di 10-15 minuti.
Dopo ricominciammo a fare l’amore, e farlo bene, anch’io mi sentivo più libera e finalmente sverginata, con mia legittima età per farlo.
La prima dopo il mio sverginamento vaginale, durò pochi minuti e molto lentamente, tra l’altro lo facemmo come due innamorati.
Subito dopo zio si asciugò il pene dal tanto sperma, e mi infilo di nuovo il suo cazzo violentemente, in diverse posizioni, fino a toccarmi con il prepuzio il mio ano, ma lasciò perdere. Dopo quest’ultima scopata mi spruzza sulla figa, esternamente e mi mette l’uccello prima in mano per riempirmele di sborra, e poi in bocca per toglierli il residuo che c’era. Era tutto magnifico, aveva sapore anche quello.
Cosi ci vestimmo, ed io ricordo che lo salutò dicendo grazie zio, non dimenticherò mai questo giorno.
Da allora io e mio zio ci vediamo come di solito abbiamo fatto in questi anni, e abbiamo lo stesso rapporto di prima, con l’aggiunta di portarci dietro questa nostra esperienza e questo nostro segreto sessuale.
In privato abbiamo anche parlato di ripetere questi episodi e di farlo costantemente, giurando di farlo anche se io o lui, o entrambi dovessimo (ovviamente prima o poi) fidanzarci e/o sposarci. Io ho accettato, almeno per ora voglio godermi altri momenti di sesso piccante con mio zio, e spero di fare cose nuove. La sua richiesta è di farlo almeno 2 volte a settimana. Vedrò di portare il passo.
Sono molto felice che sia stato lui e non un altro a rompermela, e sono altrettanto contenta che io possa fare esperienze di sesso con lui, ancor di più perché entrambi consapevoli e segreti in famiglia. Mi sono espressa solo qui, perché so di avere la massima della privacy, lui lo sa ed è felice, tant’è che ai prossimi appuntamenti vi terrò aggiornati.
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Autore: Lucy3odl